Morto a 92 anni Alfio Agostinelli: addio al papà del Pedale ronchese
RONCHI Estro creativo e un amore profondo per la sua città. Tanti interessi, mai scontati e seguiti sempre con enorme passione. Assieme all’amico Gianni Miglia, scomparso nel 2016, è stato una delle colonne portanti del ciclismo a Ronchi dei Legionari. Si è spento nelle scorse ore Alfio Agostinelli, ben ricordato, tra tutte le altre cose, per aver dato vita, nel 1971, al Pedale Ronchese e al Nucleo ciclistico giovanile, sodalizio che doveva fungere da naturale serbatoio per la compagine neroarancio, fucina di tanti campioni delle due ruote, tra i quali il campione mondiale Alessandro Primavera.
La famiglia
Agostinelli, che lascia la figlia Rosy, era nato a Ronchi dei Legionari nel 1932. Suo padre, Augusto, era stato anch’egli dirigente del ciclismo, grande appassionato ed amico dell’indimenticato Giuseppe De Fabris. Agostinelli ha accompagnato diverse generazioni di ragazzi e di sportivi, dalle categorie dei più piccoli, fino agli juniores, molti dei quali seguiti anche nella loro vita da adulti, sempre con consigli utili, pazienza e tanta simpatia. I suoi baffoni erano inconfondibili, come lo sono stati il suo sorriso, la voglia di fare e l’estrema lungimiranza. La sua passione non era però solo quella per il ciclismo.
Il suo attivismo
Operaio alla cartiera del Timavo, per anni iscritto al Partito socialista italiano, Agostinelli ha partecipato attivamente anche alle tante attività promosse dalla Pro Loco, dal circolo dei pescatori sportivi, dalla sezione cittadina dell’Associazione donatori volontari di sangue, sino al circolo di gestione del bocciodromo comunale Enzo Civelli, già presidente regionale del Coni di cui era grande amico.
L’estro creativo
È stato Alfio Agostinelli, poi, a curare il bozzetto del murales realizzato negli anni Novanta da Livio Buttignon alla baita alpina di via Soleschiano. Il suo estro creativo era ben conosciuto. Ha realizzato la grafica di depliant, locandine, insegne e molti ronchesi hanno ancora a casa una delle pergamene disegnate da Alfio.
Il Pedale Ronchese
Fu proprio Agostinelli, assieme a Miglia, a curare, qualche anno fa, un libro che racconta la lunga storia del ciclismo a Ronchi dei Legionari. Anche se nel 1971 vennero ufficialmente fondati i due sodalizi, ovvero il Nucleo ciclistico giovanile e il Pedale Ronchese, il ciclismo a Ronchi dei Legionari ha radici più profonde. Nel 1910, infatti, nasce il primo gruppo ciclistico, mentre è del 1928 la fondazione dell’associazione “Costante Girardengo”, seguita, nel 1945, dalla sezione ciclismo dell’As Ronchi.
Il ricordo
«Un uomo che ha incarnato tante passioni rivolte alla sua città di origine e di residenza – ha detto il sindaco, Mauro Benvenuto – e al quale dobbiamo essere riconoscimenti e ringraziare per tutto quello che ha fatto nella sua vita. Sono vicino alla famiglia per questa triste perdita e porgo, a nome di tutta l’amministrazione comunale, le più sentite condoglianze. Se lo sport del ciclismo, a Ronchi dei Legionari, ha fatto passi da gigante lo dobbiamo anche a persone com’è stato Alfio Agostinelli».
Che ha fatto grande il ciclismo ronchese con i compianti Giuseppe De Fabris, Giovanni Miglia e Gianni Oddo.
L’ultimo saluto
L’ultimo saluto verrà adato ad Alfio Agostinelli giovedì, dalle 9.30 alle 11.30, nella cappella mortuaria dell’ospedale di San Polo. Seguirà la cremazione. Alfio mancherà a tutti e mancherà salutarlo sulla terrazza della sua casa di via 7 Giugno, sempre con sorriso stampato sulle labbra sotto ai suoi inseparabili baffi. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA