“Io, lavoratrice nelle mense scolastiche, non arrivo a 650 euro al mese. E in estate sono senza stipendio e senza tutele, come sopravvivo?”
Federica Pezzi è una delle migliaia di lavoratrici in appalto delle mense del Comune di Roma. Ieri ha voluto portare la sua testimonianza intervenendo dal palco dell’evento “Alzare gli stipendi” organizzato da Alleanza verdi e sinistra. “Rappresento in carne e ossa circa 100mila lavoratori della ristorazione collettiva che sono inseriti nel contratto nazionale del turismo. Il meccanismo dei bandi pubblici e della concentrazioni in 8 colossi del settore ci hanno fatto diventare in pochi anni una categoria di fragili, siamo una rappresentazione del lavoro povero“. La donna racconta di non arrivare nemmeno ” a 650 euro al mese” di stipendio. E non per tutto l’anno. “Il nostro contratto non prevede lo stipendio in estate. Veniamo sospese, senza tutele e senza disoccupazione. Non c’è continuità retributiva. Io sono fortunata e lavoro 4 ore al giorno, ma ci sono colleghe che lavorano per 3 ore e anche con orario spezzato. Una cosa aberrante”.
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