Stellantis assume in Brasile per risparmiare
La casa automobilistica recluta la maggior parte degli ingegneri tra America del Sud, India e Marocco dove costano un quarto rispetto a Francia o Usa. Il governo va a Pechino per chiudere con Dongfeng: i cinesi vogliono aggirare i dazi, ma a noi conviene?Stellantis ha deciso di assumere la maggior parte dei suoi ingegneri in Paesi a basso costo come il Marocco, l’India e il Brasile. L’indiscrezione è stata rilanciata ieri dall’agenzia Bloomberg sottolineando che in centri come Parigi e Detroit il costo della forza lavoro può arrivare a cinque volte tanto. La scelta, aggiunge l’agenzia Usa, si colloca in un contesto segnato dal calo generale della domanda di veicoli elettrici e dai tentativi di portare sul mercato modelli Ev più accessibili per il grande pubblico.
Colossi nell'elettrico come Tesla e Volkswagen stanno tagliando posti di lavoro e delocalizzando la produzione in regioni dove il costo del lavoro è inferiore, mentre la tedesca Bmw, leader nel segmento premium, sta guardando all’India per le assunzioni dei suoi colletti bianchi. In questo scenario, Stellantis starebbe dunque puntando a collocare a lungo termine quasi due terzi dei suoi ingegneri in Paesi a basso costo mentre si prepara a lanciare quest’anno 25 nuovi modelli, tra cui una piccola EV a prezzi accessibili, in Europa. Il compenso annuo degli ingegneri negli Stati Uniti o in Francia tende ad essere compreso tra 150.000 e 200.000 dollari bonus inclusi, mentre in Paesi come il Messico, il Brasile o l’India per le stesse mansioni l’azienda sborsa il 20-30% di quella cifra. Intanto, il mese scorso il management ha comunicato 400 tagli nel segmento ingegneristico nella sede di Auburn Hills, nel Michigan, per mansioni legate a calibrazione dei veicoli, elettronica e controlli, mentre sono state aperte posizioni per reclutare ingegneri elettronici in Messico. In Sud America, l’obiettivo del gruppo guidato da Carlos Tavares è quello di assumere 500 ingegneri che si aggiungeranno ai quasi 4.000 già presenti in Brasile, e che lavoreranno a progetti globali.
Le mosse di Stellantis stanno alimentando le tensioni in Italia con i sindacati che anche ieri hanno chiesto una convocazione di un incontro istituzionale con governo e Tavares «per ottenere le giuste risposte che i lavoratori attendono da troppo tempo», si legge nel documento del coordinamento nazionale Uilm di Stellantis. Se la richiesta non verrà accolta, verrà proposto «lo sciopero nazionale del settore automotive alle organizzazioni sindacali con cui ci siamo già mobilitati unitariamente». Non solo. Tavares ha ricevuto un pacchetto di compensi da 36,5 milioni - il più alto tra gli ad di produttori tradizionali – e il proxy advisor Glass Lewis ha messo in guardia il gruppo da un potenziale «rischio reputazionale» per l’azienda a causa della differenza tra i compensi del top management e la pressione sul resto del personale (tutto questo mentre in Borsa ieri il titolo ha perso un altro 4,3% sull’onda lunga dei conti trimestrali).
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