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Май
2024

Dall’esperto di intelligenza artificiale al sarto. Ecco le professioni del futuro nel Padovano

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Il mondo cambia e il lavoro segue i cambiamenti, più spesso come fossero scossoni repentini, qualche volta seguendo le onde delle trasformazioni. Ed è così che si creano nuove competenze e nuove figure professionali. Tanto che il Centro studi Cna indica le professioni del futuro: specialisti di machine learning e dell’intelligenza artificiale, tecnici della sostenibilità ambientale, esperti di robotica, manutentori e impiantisti per sistemi domotici, ma anche fabbri, addetti alle finiture, sarti e operatori del tessile.

Proprio nel giorno in cui si festeggiano il lavoro e i lavoratori l’associazione degli artigiani riflette sui cambiamenti di sistema che, da qui a 5-10 anni, riguarderanno formazione, lavoro e creazione di ricchezza per la comunità.

Come dimostra il rapporto del World Economic Forum, le figure specializzate in intelligenza artificiale e, in generale, in tutti i processi di apprendimento automatico saranno il futuro. Ci sono poi le professioni legate alla transizione verde (che registreranno una crescita di oltre un terzo nei prossimi anni) e, ancora, gli specialisti nel settore della sicurezza informatica e di business intelligence.

Calando queste previsioni sul territorio padovano, grazie a un’indagine di Cna, scopriamo che gli imprenditori investono soprattutto in sistemi robotizzati, automazione industriale, macchinari per la raccolta di dati, strumenti digitali per la gestione della produzione. Tuttavia, reperire le professionalità necessarie per mettere a frutto questi investimenti non è scontato. Non si trovano professioni legate appunto all’intelligenza artificiale, al machine learning, alla robotica e alla transizione 4.0 e 5.0.

In particolare non si trovano tecnici in campo ingegneristico (76,5% di difficoltà di reperimento), ingegneri (70,8%), ma anche tecnici della sicurezza e della protezione ambientale (86,2%). In attesa del grande passaggio restano poi fortemente ricercati gli operai esperti nelle finiture del settore edile (84,6%), i sarti e gli operatori del settore tessile (85,7%), i fabbri (70,5%) e i manutentori di impianti e macchinari (60,2%).

«Nel giorno dedicato al lavoro e ai lavoratori ci siamo interrogati sul lavoro di oggi e del futuro: in molti si chiedono se l’automazione farà diminuire la necessità di manodopera e la nostra impressione è che no, non è così, almeno nel settore artigiano», commenta il presidente di Cna Luca Montagnin «La tecnologia ci solleverà dai compiti più ripetitivi o faticosi, ma avrà sempre bisogno di qualcuno che la “addestri” e che ne curi la manutenzione. Quello che non bisogna perdere di vista sono la consapevolezza e la capacità di essere aggiornati».