Paul Auster: i 5 libri più belli
'L'invenzione della solitudine'
Opera autobiografica che assume anche i tratti di un saggio sui ruoli dell'uomo. Il libro è diviso in due parti: Il ritratto di un uomo invisibile restituisce la profonda riflessione che l'autore ha compiuto poche settimane dopo la morte del padre; ne Il libro della memoria Auster sposta l'accento dalla sua identità di figlio a quella di padre, provando a ragionare sull'inevitabile futura separazione dal proprio figlio che sta crescendo.
L'invenzione della solitudine
di Paul Auster
(Einaudi)
192 pagine
'Il libro delle illusioni'
David Zimmer è un professore universitario caduto in depressione dopo la perdite della moglie e dei figli, che spende le sue giornate ubriacandosi e guardando la tv. Una sera, guardando un film comico del cinema muto, si interessa alla strana vicenda di Hector Mann, famoso regista scomparso nel 1929. Inizia così a fare ricerche su di lui, pubblicando quindi un libro che ne racconta la vita. Ma dopo un anno ecco arrivare una lettera, firmata dalla moglie di Mann, in cui è scritto che il regista sarebbe lieto di incontrare Zimmer. Attraverso una narrazione di prim'ordine per stile e fantasia d'intreccio, Auster riesce a centrare molti profondi e non scontati aspetti dell'esperienza artistica e di chi la fa.
Il libro delle illusioni
di Paul Auster
(Einaudi)
272 pagine
'Invisibile'
Un romanzo ipnotico, in grado di trattenere a sé il lettore dalla prima all'ultima pagina, senza soste. Parla di Adam Walker, studente di New York e aspirante poeta. Nel suo percorso di vita e di sturi incrocia l'enigmatico professore Rudolf Born, di Parigi, con la sua bellissima compagna Margot. Il trio instaura immediatamente un rapporto ambiguo e quasi morboso, caratterizzato da non detti e sottointesi. Adam cede alla tentazione e finisce a letto con Margot, che viene dunque cacciata da Rudolf. Ma il professore non sembra risentito nei confronti di Adam, con cui anzi approfondisce ulteriormente i rapporti fino a mostrare un suo pericoloso lato nascosto.
Invisibile
di Paul Auster
(Einaudi)
223 pagine
'Trilogia di New York'
Tra i grandi classici della letteratura americana contemporanea c'è questa saga composta da tre romanzi, Citta di vetro, Fantasmi e La stanza chiusa, pubblicati tra il 1985 e il 1987. Tutti e tre i libri sono delle detective stories finemente intrecciate, che vedono però come comune protagonista la città di New York, ridisegnata da Auster attraverso una lente straniante, che la fa diventare un non-luogo in cui le solitudini si amplificano.
Trilogia di New York
di Paul Auster
(Einaudi)
316 pagine
'Diario d'inverno'
Opera autobiografica in cui Auster prova a fare un bilancio della sua esistenza attraverso un'intima analisi della propria fisicità, fino ad arrivare a toccare le zone più profonde dell'animo. 64 anni di vita (età che aveva l'autore quando ha scritto il libro) ripercorsi seguendo un ordine che non è cronologico, ma dettato dai ricordi scaturiti dalle riflessioni sulla fisicità che cambia.
Diario d'inverno
di Paul Auster
(Einaudi)
184 pagine