Tentato omicidio a Opicina, la donna tace davanti al giudice
TRIESTE Ha scelto il silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Non ha parlato, dunque, se non per pronunciare le proprie generalità davanti al giudice, come da prassi. Resta in carcere la trentottenne di Opicina, origini slovene (è di Šempeter pri Gorici) ma da anni a Trieste e dipendente di una casa di riposo dell’altipiano, che domenica pomeriggio aveva tentato di uccidere il marito (non compagno, quindi, come si riteneva finora: i due sono sposati) buttandolo dal balcone dopo un violento litigio. Читать дальше...