Don Angelo Grillo saluta le sue comunità parrocchiali a Cordenons: «Ferito dalle maldicenze»
Don Angelo Grillo, parroco uscente delle parrocchie di Santa Maria Maggiore e di Santa Giovanna d’Arco, ha salutato le sue comunità parrocchiali.
Lo ha fatto al termine delle celebrazioni del fine settimana, mettendo l’accento sulle luci e sulle ombre che, a suo parere, caratterizzano le medesime comunità, con l’obiettivo di «consegnare loro un’eredità su cui riflettere».
Mercoledì 11 settembre don Grillo ha lasciato la canonica, ma resterà responsabile legale delle due parrocchie sino al subentro del nuovo parroco, don Fabrizio De Toni.
In piazza della Vittoria verrà a vivere anche don Ivano Zaupa, che avrà il ruolo di coordinatore della nuova Comunità pastorale che unirà le parrocchie di De Toni con quelle di padre Cornelius Okafor.
Quest’ultimo sarà il parroco di San Pietro e San Antonio Abate. La messa comunitaria di ingresso si terrà all’inizio di ottobre.
«Avevo avvisato per tempo la Curia – precisa don Grillo – affinché organizzasse la copertura delle celebrazioni da parte di altri confratelli sino all’arrivo del nuovo parroco. A don Zaupa, invece, lascio progetti costruiti assieme per la nuova Comunità, che è una grande opportunità per Cordenons. Mi auguro che la gente la sosterrà».
Nel 2019 don Grillo aveva ereditato una parrocchia di Santa Maria Maggiore gravata dai debiti dovuti alla realizzazione della nuova scuola dell’Infanzia Maria Bambina.
«In questi anni siamo riusciti a mantenere gli impegni con le banche – sottolinea il sacerdote – anche grazie al sostegno della Curia. Ora ci sono nuovi interessamenti da parte del Comune di Cordenons per l’acquisto dell’ex asilo, confido che questa volta si possano concretizzare, portando ossigeno alla parrocchia».
Don Grillo ha lasciato le sue comunità, anzitempo. «Ho scelto la coerenza rispetto a quanto vissuto in quest’ultimo anno – spiega – durante il quale rispetto alla mia persona sono state fatte troppe chiacchiere e dette cose non vere, anche in questi giorni».
Da quando monsignor Piero Cesco (collaboratore spirituale) e don Alex Silva (vicario parrocchiale) avevano lasciato le parrocchie, don Grillo era rimasto solo a guidarle.
«È stato un anno difficile – afferma – soprattutto a causa delle maldicenze, che mi hanno ferito profondamente. Anche per questo, ho chiesto un anno sabbatico dagli incarichi parrocchiali e diocesani. Rispetto alle diocesi sorelle, la diocesi di Concordia Pordenone si apre ora a questa possibilità di dare un tempo lungo di riposo ad un sacerdote. Sono felice di quanto vissuto nel mio ministero e continuerò a coltivarlo in questo tempo di riposo, di studio e meditazione; ritornerò disponibile il prossimo anno pastorale».
Cosa farà in questo anno? «Andrò a vivere fuori regione – spiega don Grillo – in una comunità dove continuerò a esercitare il mio ministero e farò anche un’esperienza missionaria in Bolivia».
Di “luci”, si diceva, ce ne sono state tante in questi cinque anni. Ricorda don Grillo: «Ho cercato di umanizzare le relazioni, puntando sull’accoglienza in una Chiesa che fatica in questo. Molti parrocchiani, che ringrazio di cuore, mi hanno seguito e supportato in questo tentativo di rinnovamento. A ferirmi sono state le ombre. L’ho detto ai fedeli in chiesa e lo ripeto: cari cordenonesi, fate attenzione alle chiusure del cuore, ai pregiudizi, alle chiacchiere, perché feriscono le persone e minano la fiducia».